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COBRAF

DURATA DEL PROGETTO: 32 mesi (1° febbraio 2019 – 1° ottobre 2021)

COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO: 350.108,36 €

CONTRIBUTO RICHIESTO: 313.686,69 €

FONTE DEL FINANZIAMENTO:

PSR Toscana 2014 – 2020 (Fondi FEASR)

Bando “Sostegno per l’attuazione dei Piani Strategici (PS) e la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” Annualità 2017

DESCRIZIONE:

I prodotti di origine vegetale (Bio‐based, Bb) per usi non alimentari o per la nutraceutica rappresentano una nuova opportunità per le aziende agricole e per l’economia toscana più in generale. I Bb infatti, in rapporto a omologhi prodotti di origine petrolchimica o minerale, risultano in genere meno tossici, biodegradabili e presentano un bilancio più favorevole di emissioni, in coerenza con le nuove richieste di mercato e con gli indirizzi europei sull’economia circolare e sulla priorità al contrasto ai cambiamenti climatici (Cop 21). Alcuni di questi Bb sono prodotti principali, o spesso secondari, derivati da specie vegetali di interesse agricolo, oleaginose in particolare, che possono rappresentare colture remunerative da inserire in avvicendamento con i cereali, offrendo nuove opportunità a un settore che sta attraversando una forte crisi, testimoniata dalla riduzione del 12% della Sau toscana nell’ultimo decennio. Il successo del loro inserimento tuttavia, sia in termini ambientali che di reddito e di innovazione, è legato a due condizioni:

  1. capacità di valorizzazione integrale della biomassa – olio, panello residuo, paglie e in alcuni casi foglie e fiori – in ottica di bioraffineria, in modo da garantire la più elevata redditività ai produttori primari;
  2. un approccio integrato che consenta di valutare diverse alternative colturali, possibilità di introdurre fasi di prima lavorazione già a livello agricolo, accordi di filiera in grado di dare sbocchi certi agli agricoltori, coordinamento della logistica a livello territoriale.

A tal fine verranno prese in esame 4 colture – camelina, canapa, cartamo, lino – idonee alle condizioni pedoclimatiche delle aree cerealicole toscane e i cui co-prodotti stanno trovando negli ultimi anni applicazioni innovative in diversi settori industriali. Alcune di queste applicazioni sono in sviluppo presso aziende toscane.

L’obiettivo strategico del progetto è la creazione di una piattaforma logistica regionale, in grado di coordinare l’offerta di biomassa semilavorata delle colture in esame (e di eventuali altri residui agricoli, es. paglia di cereali) e articolata in una o più bioraffinerie territoriali di seconda o terza generazione.

I PARTNER:

  1. Associazione Chimica Verde Bionet (capofila)
  2. DISAAA – Università di Pisa
  3. CREA
  4. Azienda agricola Musu Davide
  5. Consorzio Forestale delle Cerbaie
  6. Azienda agricola Stella Dei
  7. Cooperativa agricola Il Rinnovamento
  8. Azienda agricola Roghi Mauro
  9. Consorzio Strizzaisemi
  10. Agroils Technologies SpA
  11. Eco Officina Agraria srl
  12. Effegi srl
  13. Ricerche Sperimentali Montale srl
  14. Manifattura Maiano SpA
  15. Tecnowall srl
  16. Consorzio Polo Tecnologico Magona
  17. Unibloc srl​
  18. Accademia dei Georgofili
  19. ERATA
  20. Legambiente Toscana Onlus

RUOLO DI ERATA: formazione degli agricoltori e organizzazione di visite in campo